mercoledì 9 aprile 2008

Un sorriso tra le lacrime..."compito 6"


Rifletto. Non ho mai avuto davvero paura. Le mie più grandi preoccupazioni? Da piccola, paura di una sala operatoria dove avrei lasciato le mie tonsille, paura che la mamma si dimenticasse di venire a prendermi all’asilo…ora, paura di perdere il mio piccolo e incantato mondo…possono, queste, essere definite “PAURE”?! La paura vera è qualcos’altro. E’ un vuoto che ti senti dentro, che ti stringe… Rifletto.

Ci sono bambini che sanno cosa è la paura vera, anche se non riescono ad esprimerla a parole. È vedere una madre piangere, è il viso scuro dei medici, addormentarsi stringendo forte una mano grande, come per aggrapparsi alla vita…
Non è giusto. Nessun bambino dovrebbe soffrire.
Ma le malattia è pura ragione. Colpisce. E basta.
Spesso pensiamo che i bambini non comprendano quello che vivono. Sbagliato. Credo che si rendano conto inconsciamente del più piccolo gesto, di ogni lacrima nascosta, di ogni sospiro…
Perché tutto questo ad un bambino?

Cosa posso fare, io?

Posso fare dimenticare il dolore e la paura ad un bimbo, posso alleggerire anche solo per un attimo il cuore di una madre con una carezza?…posso portare un sorriso tra le lacrime?
Forse sì, forse no, dipende. Di sicuro posso condividere una parte di dolore e di gioia con quelle creature e con quelle mamme…forse loro non se ne accorgeranno neanche, degli sforzi…ma io sì. E non perché tornerò a casa stanca e annoiata…ma perché mi addormenterò con impresso nella mente uno sguardo tenero, un sorriso innocente. E quel bambino triste ha riso DI ME, PER ME, CON ME! È il mistero più grande che un dio, se davvero esiste, potesse creare. TRASFORMARSI in un clown, VIVERE per un giorno come un bambino e CONDIVIDERE con lui parte della sua “infanzia”.
Complimenti a tutti coloro che si mettono in gioco, che hanno il coraggio di assumersi in modo semplice l’altrui dolore e l’altrui sofferenza…facendo brillare gli occhi di chi soffre, anche solo per un attimo…spero di avere la forza di farlo anch’io…


Ho preferito mettere “compito 6” tra virgolette perché non penso che si possa scrivere sull’argomento pensando ad un voto finale, ad un esame…

Se servisse...parole: un sacco, di sicuro più di 200!

3 commenti:

Alex ha detto...

La sensibilità che traspare dalle tue considerazioni è quella che speriamo di trovare nelle persone dal cui operato ci troviamo a dipendere, quando siamo deboli, in difficoltà, non autosufficienti. Apprezzo moltissimo la particolare attenzione che mostri per l'infanzia, mai come oggi così visibilmente dimenticata - dalle favelas, al turismo sessuale, allo sfruttamento del lavoro minorile, fino agli episodi di cronaca del nostro paese. E la tua sensibilità, per quanto possa essere scomoda da vivere per un medico, è quella che vorrei riconoscere sempre.

Anonimo ha detto...

...la paura e figlia del sentire scivolare via dalle mani qualcosa di importante...è bello sapere che qualcuno pensi alla debolezza del nostro animo e che ci aiuti a superare i momenti difficili...

Dottor Nuvola ha detto...

Ciao sono Nuvola, ho letto che ti piacerebbe provare l'esperienza di m'illumino d'immenso, beh se hai voglia puoi farlo, ti incoraggio a provare almeno a contattarmi e a vedere di cosa si tratta, così senza obblighi di niente, almeno conosci da vicino le cose e le valuti meglio, se vuoi copntattami nuvola@castellinaria.prato.it oppure 0571-592668
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Nuvola